Royal Island dopo lo Tsunami by Luca e Laura

Siamo tornati alle Maldive per la terza volta e, devo dire, che questa è stata l'esperienza più positiva.

 

Tutto è andato meravigliosamente, ma ci teniamo a scrivere per far capire a chi non vuole andare alle Maldive cosa è realmente successo in quei posti.

L'arrivo a Male, se rapportato alle precedenti esperienze, è stato traumatico....
Rispetto alle solite 200/300 persone, avremmo potuto contare quelle presenti all'aeroporto il quale, tra l'altro, alle nove di mattina era semivuoto anche di maldiviani.

 

La sala partenze degli idrovolanti era completamente priva di persone e noi eravamo le sole due in partenza (rispetto al normale caos che gli altri anni regnava nella sala di attesa della parte destinata agli idrovolanti).
I segni dei danni all'aeroporto sono evidenti e regna una tranquillità insolita.
Arriviamo al resort con un volo praticamente privato (due altri soli passeggeri maldiviani), nella splendida isola di Royal Island.
Il resort è bellissimo, fornito di tutti i confort e con un meraviglioso rigoglìo di fiori e piante. Fantastica la SPA, attrezzatissima con possibilità di duecento tipi di massaggi diversi, così come il centro diving e lo sport center che hanno dieci persone a disposizione dei clienti. Il personale è imponente, ci sono praticamente un addetto per cliente e, vista la mancanza di persone, abbiamo avuto la possibilità di essere coccolati e seguiti, anche se il rapporto con i clienti è alquanto freddo e distaccato, ma molto professionale.
A dimostrazione del fatto che la gente ha paura di andare alle Maldive, vi posso dire che su di una capacità di 300 persone di capienza, erano presenti, come clienti, solo 54 persone. Ciò, ovviamente, non ha fatto altro che andare a nostro esclusivo beneficio, vista l'assoluta tranquillità che regnava sull'isola, dove eravamo gli unici italiani.
Il reef intorno è molto vicino e pieno di pesci; si possono tranquillamente effettuare immersioni senza neanche prendere il dhoni.

 

Ci ha solo stupito la presenza, insolita per le maldive, di mare non proprio calmo e di vento.

Lo tsunami non ha provocato danni visibili, anche se una decina di stanze sono state invase dall'acqua.
Il reef non presenta danni evidenti e risulta essere ancora in ottimo stato, così come la fauna ed i pesci (forse più presenti del solito).
Abbiamo appurato, parlando con i maldiviani sia in aeroporto che sull'isola ( mi riferisco a quelli che lavorano in amministrazione), che la più grande palla che gira in Europa è che in seguito allo tsunami ci siano state ripercussioni occupazionali.
 

Sembra, infatti, che il governo maldiviano abbia " imposto " ai proprietari dei resort di non licenziare alcuno dei lavoratori, pena la risoluzione della licenza loro concessa; inoltre, il 95% dei resort danneggiati saranno risarciti dei danni subiti direttamente dalle compagnie di assicurazione.

 

Insomma, consigliamo vivamente a chiunque sia ancora recalcitrante, a recarsi di corsa alle Maldive perchè, probabilmente, è una occasione più unica che rara di poter visitare il paese e le isole con assoluta tranquillità e con una disponibilità della popolazione assoluta.
Il Royal Island poi, è l'ideale per coloro che vogliono una vacanza da sogno, tranquilla ma con possibilità di vedere i più belli tra i fondali delle maldive.
Un'ultima parola sulla Emirates, compagnia aerea con la quale abbiamo viaggiato: se avete la possibilità di viaggiare in business (così come abbiamo avuto noi al ritorno e per pura fortuna)...fatelo!!!!!   Sarà un'esperienza un'unica!!!!!!!!!!!!!

 

 
Un saluto a tutti e grazie dell'ospitalità.
Luca e Laura